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UN ALTRO ANNO

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E così anche quest’anno è arrivato Natale con tutte le sue feste, i colori, gli auguri, i buoni propositi, le contraddizioni e le tradizioni vecchie e nuove. Il mondo prospera e va in crisi, ci sono guerre e situazioni spaventose così come propositi di speranza e di convivenza pacifica. Nel mondo succede di tutto, ma alla fine il Natale e il nuovo anno arrivano sempre per farci pensare che la speranza in un futuro migliore non può mai venire a mancare. Lo studio si riempie di pacchi e pacchetti che vengono scambiati, arrivano e se ne vanno. Possiamo fare finta di niente, che sia normale o che tutto questo non faccia parte della cura della salute ma non è così. Perché è una questione che riguarda le persone che decidono in questo periodo di ricordarsi di noi anche se non hanno mal di denti o un qualsiasi problema alla bocca. Si ricordano di noi e ce lo fanno sapere con un segno tangibile, con un piccolo dono, un pacchetto o un semplice biglietto o messaggio. A N.O.I. fa piacere, molto

INFLUENZARE LE PERSONE

influenzare le persone - il blog del dottormic -

Quando parliamo di salute non stiamo facendo altro che cercare di influenzare le persone. Lo facciamo perché crediamo nel nostro progetto lavorativo. Abbiamo una missione chiara e esplicita. Chi legge queste pagine conosce o può andare a leggere. Vogliamo influenzare positivamente le persone perché diventino più responsabili verso la loro salute, verso un concetto di stare bene senza rincorrere facili strade o scorciatoie. Dovete sapere che ci sono solo due modi per influenzare il comportamento delle persone: il primo è manipolandole, il secondo è ispirandole. La manipolazione non è per forza negativa, dispregiativa. Al contrario è un modo di condurre le relazioni umane che tutti noi abbiamo usato o ne siamo stati oggetto. Ci sono tantissime forme di manipolazione: ridurre i prezzi, lanciare una promozione, far leva sulla paura, sfruttare la pressione di chi ci sta intorno o di personaggi famosi, promettere innovazione. Vi viene in mente qualche occasione in cui vi siete sentiti manipolati? Perché se c’è una cosa certa è che le manipolazioni funzionano. C’è però un secondo modo per influenzare le persone ed è il modo che

È ARRIVATO WHATSAPP

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E così anche in studio è arrivato Whatsapp! Uno strumento non nuovo per tutti voi, ma sicuramente nuovo nelle possibilità di comunicazione che offre insieme ai vantaggi offerti dal risparmio di tempo. Sapete quanto è impegnativo per le nostre ragazze di segreteria e quanto tempo si perde nel confermare tutti gli appuntamenti con una chiamata telefonica? Oggi, anche grazie alla piccola rivoluzione di segreteria a seguito delle restrizioni per il virus covid-19, abbiamo deciso di confermare gli appuntamenti tramite messaggio Whatsapp.Grazie a questo metodo riusciamo a completare i richiami in molto meno tempo. Non abbiamo il problema di fare chiamate alle quali magari non potete rispondere e soprattutto non vi disturbiamo: il messaggio arriva, voi lo leggete e rispondete con comodo per confermare o meno l’appuntamento. Semplice, veloce e sicuro. Abbiamo deciso di utilizzare questo mezzo quando è necessario informare tutti i pazienti in modo rapido e ottenere una risposta certa e utile alla organizzazione del nostro lavoro per voi.Quindi, da oggi, quando arriva un messaggio dallo studio Rossini (a proposito: SALVATEVI IL NUMERO!!!), leggetelo perché non contiene informazioni generali

INSICUREZZA (parte I)

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È da qualche giorno che sento il bisogno di scrivere qualcosa per i nostri pazienti ma, nel momento in cui ci provo, mi scopro a pensare alle migliaia di informazioni vere o false che circolano in questo periodo e non voglio aggiungere altro per non rendere ancora più complesso il lavoro di dover leggere e ragionare su tutta questa overdose di informazione. Oggi però, ad ormai più di due settimane dagli eventi che hanno di fatto fermato il nostro paese, mi piacerebbe soffermarmi su un argomento che è slegato dalle informazioni immediate che riceviamo ma che merita una piccola analisi. Vorrei affrontare il tema dell’insicurezza. Nelle vita normale sperimentiamo tante paure di vario genere e grado ma raramente le colleghiamo alla paura più grande che inconsciamente abbiamo sempre presente che è la paura di morire. Questa è una paura in genere psicologica, soggettiva, dettata da come portiamo il mondo esterno all’interno di noi stessi. Si potrebbe dire che non corrisponde ad un pericolo reale ma che corrisponde a come noi vediamo e percepiamo quel pericolo. Oggi però quel pericolo non

Guardiamoci negli occhi

Siamo capaci di guardare negli occhi i nostri pazienti? Oppure ci precipitiamo direttamente all’interno della loro bocca? Chi ho davanti ha un bisogno percepito altrimenti non sarebbe qui; ha una sofferenza che può essere prevalentemente clinica o prevalentemente psicologica o strettamente connessa all’esercizio del proprio lavoro. In ogni caso si aspetta che io risolva il suo problema o che quantomeno comprenda e trovi una soluzione. La persona che ho davanti a me sa che dovrà spendere dei soldi ed è disponibile a farlo purché sufficientemente motivata con un linguaggio chiaro e comprensibile e a fronte di un costo complessivo sostenibile. Chi ho davanti è venuto da me di sua spontanea volontà e vuole, anche inconsciamente, affidarsi alle mie capacità professionali. La persona che ho davanti a me è disposta a mettere nelle mie mani, perché sono un operatore della salute e perché il mio status di medico glielo garantisce a priori, il bene più grande che ha e che sente: la sua salute e/o la sua immagine. Quello che spesso manca è la capacità di capire i nostri pazienti e

Posso chiedere ad un altro medico? -SECONDA PARTE-

secondo parere seconda parte - il blog del dottormic-

Dall’articolo precedente:“Stiamo parlando del “secondo parere”, un’opinione supplementare chiesta a un altro medico. Il secondo parere non è un atto di sfiducia verso il medico, ma un aiuto per il paziente per migliorare il suo grado di informazione e la sua capacità di prendere una decisione in modo consapevole. Nel caso si volesse intraprendere questa procedura, potrebbe essere utile avere chiaro cosa si intende chiedere al secondo medico, ovviamente avendo presente ciò che è stato chiesto al primo.” C’è una cosa che voglio precisare: ci dovrebbero essere 3 regole che governano questa situazione: Nel momento in cui il paziente decide di chiedere un parere ad un altro medico, il primo professionista non dovrebbe in alcun modo sentirsi a disagio o addirittura offeso. Se un medico è sicuro di avere scelto la giusta terapia per il paziente dovrebbe essere tranquillo nel momento in cui ad un altro medico venisse sottoposto lo stesso caso. Si tratta di una conferma di ciò che si è deciso o di avere la possibilità di recepire alcuni suggerimenti utili. Il paziente non dovrebbe utilizzare il secondo parere

NON SCHERZIAMO! PARTE 2

noi non scherziamo parte2-il blog del dottormic-

Dal precedente articolo:“Oggi, una legge che riteniamo non coerente se non assolutamente non corretta, permette ai nostri pazienti grazie a convenzioni stipulate principalmente sul luogo di lavoro, di accedere a cure a bassissimo prezzo presso strutture convenzionate. Vi dico subito che N.O.I. non siamo quel tipo di studi.” Sappiamo lo sforzo di tempo e tecnologico che occorre per fornire una prestazione come l’igiene orale che sembra solo una semplice pulizia ma che, in realtà, è un momento importantissimo per la salute dove vengono messe le basi per poter mantenere a lungo lo stato di benessere generale. Questo tipo di prestazione NON può essere fornito ad un prezzo che io posso solo definire ridicolo. Possiamo risparmiare rinunciando a qualcosa ogni tanto, possiamo evitare gli sprechi e fare economia in svariati modi ma non possiamo farlo a scapito della salute nostra e dei nostri cari. Utilizzo questo primo articolo dell’anno per chiarire la mia posizione su questo genere di prestazioni e di guerra del prezzo che non farà altro che rovinare la qualità generale delle prestazioni verso i nostri pazienti. Dopo 20

ACCOMPAGNARE E’ VOLERSI BENE – PARTE 2

accompagnare è volersi bene parte 2 - il blog del dottormic -

Le persone più fragili sono oggi le persone anziane, voler bene a loro significa anche pensare alla loro salute, significa aiutarle a non arrendersi di fronte alla possibilità di migliorare il loro stato di salute. Il primo passo è proprio quello di aiutarli a tornare consapevoli del fatto che in ogni periodo della vita c’è un modo per stare bene e c’è la possibilità di essere protagonisti della propria salute senza pensare che la malattia sia un evento inevitabile e nei confronti del quale è impossibile fare qualcosa. Bisogna accettare che le cose siano cambiate ma non per questo bisogna pensare che tutto debba sempre cambiare in peggio. Il secondo passo è quello di conoscere come si può fare per accedere di nuovo o per continuare ad accedere ad un livello di cure dignitoso e utile. Uno dei principali problemi per un anziano è la mobilità. Tuttavia questo è solo un problema di organizzazione. Sappiamo che ci sono tante associazioni e tanti volontari che si occupano di aiutare le persone più anziane negli spostamenti per le visite mediche e che

Accompagnare è volersi bene – parte 1

accompagnare è volersi bene - il blog del dottorimic-

Gli studi ci dicono che almeno un milione di anziani in Italia si nutre poco e male rischiando una vera e propria malnutrizione. Sicuramente alcuni problemi riguardano l’aspetto economico e purtroppo, per questo aspetto, N.O.I. possiamo fare poco. Al contrario sappiamo che sono veramente molti gli over 65 che hanno problemi orali trascurati che incidono pesantemente sulla possibilità di alimentarsi in modo corretto. Due milioni di anziani hanno problemi di masticazione e ben otto milioni non si sono fatti visitare dal dentista nell’ultimo anno. A questo aspetto si deve aggiungere il fatto molto importante che anche solo un mese di dieta povera per un anziano, aumenta del 25% la probabilità di ricovero in ospedale e accresce la mortalità. Di fronte a questi dati è impossibile rimanere indifferenti e così ho pensato che la nostra iniziativa Vogliamoci bene potesse venire in aiuto a questa situazione. Chi ci ha seguito sul blog e su internet, per qualche mese, ha letto di come la salute passi dalla consapevolezza di volersi bene e dalla volontà di agire in maniera corretta per migliorare costantemente la

Come una mela

La cura è come una mela che ci dividiamo. Il medico ne prende una parte e il paziente ne prende un’altra. Io medico do il mio tempo per svolgere le cure e il paziente mette il suo tempo nel presentarsi regolarmente in studio per ricevere cure e controlli. Io ci metto la responsabilità nell’ascoltare le esigenze del paziente e trovare il miglior piano di cura possibile per lui in quel momento e il paziente ci mette la sua responsabilità nell’ascoltare le indicazioni e nel seguire il programma concordato. Lo studio mette a disposizione tutti i suoi programmi per mantenere lo stato di salute della bocca prima, durante e dopo le cure e i pazienti mettono la loro costanza nel seguire il programma più adeguato. Lo studio ci mette il rispetto della migliore etica professionale cercando sempre la migliore soluzione tecnologica e i pazienti ci mettono la loro etica comportamentale nel rispettare le scadenze dei pagamenti e i prezzi concordati in partenza. Lo studio ci mette tutta l’energia necessaria per comunicare al massimo tutte le iniziative e le informazioni utili per una