Categoria: Persone

INSICUREZZA (parte I)

insicurezza parte I - il blog del dottormic -

È da qualche giorno che sento il bisogno di scrivere qualcosa per i nostri pazienti ma, nel momento in cui ci provo, mi scopro a pensare alle migliaia di informazioni vere o false che circolano in questo periodo e non voglio aggiungere altro per non rendere ancora più complesso il lavoro di dover leggere e ragionare su tutta questa overdose di informazione. Oggi però, ad ormai più di due settimane dagli eventi che hanno di fatto fermato il nostro paese, mi piacerebbe soffermarmi su un argomento che è slegato dalle informazioni immediate che riceviamo ma che merita una piccola analisi. Vorrei affrontare il tema dell’insicurezza. Nelle vita normale sperimentiamo tante paure di vario genere e grado ma raramente le colleghiamo alla paura più grande che inconsciamente abbiamo sempre presente che è la paura di morire. Questa è una paura in genere psicologica, soggettiva, dettata da come portiamo il mondo esterno all’interno di noi stessi. Si potrebbe dire che non corrisponde ad un pericolo reale ma che corrisponde a come noi vediamo e percepiamo quel pericolo. Oggi però quel pericolo non

POSSIAMO FARE MOLTO, DOBBIAMO FARE DI PIÙ

dobbiamo fare di più - il blog del dottormic -

Ebbene siamo arrivati al dunque. Siamo alla crisi nera. Quindici giorni fa abbiamo chiuso alle prime notizie sul diffondersi del virus e in tanti ci hanno chiesto una spiegazione. Abbiamo chiuso per poterci informare ed organizzare al meglio e così, il giorno dopo, abbiamo riaperto con nuovi protocolli più sicuri ed affidabili. Oggi, nel momento in cui tutti chiudono, noi abbiamo deciso di tenere aperto perché abbiamo avuto due settimane per prepararci, per testare la nostra capacità di affrontare la crisi in studio con procedure sempre più severe e stringenti. Quindi rimaniamo aperti con la metà del personale (le persone che hanno liberamente scelto di lavorare e di aiutarci) che si è reso disponibile per continuare ad offrire un servizio. Siamo aperti perché quando si sceglie di prendersi cura della salute di più di 10000 persone nei tempi buoni non si può fare finta di nulla nei tempi neri. Siamo aperti perché in questi quindici giorni non abbiamo curato tutti ma abbiamo scelto di curare chi aveva bisogno di salute. Abbiamo fatto centinaia di telefonate (forse migliaia) per chiedere ai

NIENTE PANICO, MA RESPONSABILITÀ

niente panico - il blog del dottormic -

Cari pazienti, da sempre il nostro motto è: niente panico ma responsabilità. Dopo una breve sospensione dell’attività in cui tutto lo studio si è riunito con lo scopo di scrivere le nuove linee guida per affrontare l’emergenza, siamo pronti per ripartire senza paura. Abbiamo riscritto tutti i nostri protocolli che già in precedenza erano allineati a standard molto elevati. Per mettere in pratica al meglio la nuova organizzazione che richiede procedure più complesse, abbiamo la necessità di ridurre il carico di lavoro di tutto lo studio. Questo allungherà un po’ i tempi di gestione degli appuntamenti ma garantirà l’applicazione di procedure più sicure per tutti i pazienti. Di seguito elenchiamo i punti principali delle nuove linee guida e chiediamo a tutti di essere responsabili nell’aderire completamente a queste prescrizioni. Arrivare in perfetto orario all’appuntamento. Questo ci sarà utile per eliminare la permanenza in sala d’attesa che dovrà in questo periodo essere vuota. Una volta arrivati in studio vi verrà chiesto come prima cosa di lavare le mani per almeno 20 secondi e di igienizzarle con apposito dispenser di soluzione disinfettante

PIGRIZIA DA BUONI PROPOSITI

pigrizia da buoni propositi - il blog del dottormic -

In questi giorni Elda, che si occupa di gestire e organizzare le agende degli igienisti in studio, ci ha fatto notare come in questo periodo gli appuntamenti siano un po’ diminuiti. Non si tratta di una diminuzione preoccupante, anzi c’è più possibilità di trovare un posto libero a due tre settimane, tuttavia la questione merita una piccola riflessione o forse due. Da un lato infatti questo è tradizionalmente un periodo un po’ morto o meglio pigro dal punto di vista della prevenzione. Dopo l’overdose da feste e l’inizio del nuovo anno c’è, da sempre, un momento in cui tutto sembra rallentare. L’inverno sta per finire e la primavera, con il suo effetto euforizzante, non si vede ancora. E così sembra che anche i buoni propositi siano un po’ in letargo e lascino il passo all’indolenza. In fondo se una persona non sente fastidio o male, meglio procrastinare, ci penseremo più in là. L’altra riflessione riguarda un tema più tecnico o organizzativo. Ci siamo accorti che nel momento in cui i medici non invitano più i pazienti a prendere appuntamento per

COMBATTERE IL CORONAVIRUS CON I CONSIGLI DELLA MAMMA

mamma e bimba coronavirus - il blog del dottormic -

Sono andato a cercare le linee guida delle principali organizzazioni https://www.cdc.gov/coronavirus.htmlche si occupano di monitorare controllare e informare la popolazione sui comportamenti da tenere in questo momento in cui il mondo intero sembra essere minacciato dal pericolo di una pandemia da Coronavirus.L’ho fatto per cercare di capirne di più e per poter scrivere qualcosa di utile sul questo blog che leggono molti dei miei pazienti. Dopo numerose ricerche ho scoperto una cosa molto interessante: le linee guida che dà l’organizzazione mondiale della sanità sono le stesse che ha dato mia mamma ai suoi tre figli quando ancora eravamo piccoli. Volete sapere quali sono? Eccovi accontentati.Magari qui sotto potete scrivermi per confermare il fatto che anche le vostre mamme erano (e sono) esperte di controllo sulla diffusione delle malattie infettive… Lavati spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi (ovviamente c’era il controllo e se ti vedeva con le unghie ancora sporche si tornava insieme in bagno per ripetere l’operazione. Oggi le mamme moderne viaggiano con il flacone di amuchina gel in borsa) Copri la tosse o starnutisci

LA CURA ODONTOIATRICA DEI PAZIENTI CON DISABILITÀ (III)

Le malattie che colpiscono i pazienti con disabilità sono, in generale, le stesse che colpiscono tutti gli altri pazienti tuttavia c’è una maggiore frequenza di malattie come la carie e la malattia parodontale o piorrea, le malattie della mucosa orale e le variazioni patologiche dell’occlusione e della funzione masticatoria. Non è un caso che siano queste le malattie più frequenti infatti queste sono le patologie che sono più legate alla collaborazione del paziente e naturalmente, altri fattori incidono sul peggioramento della salute orale di questi pazienti: limitata o assente autosufficienza, terapie farmacologiche, particolari tratti oro-facciali o sistemici. Come ho già detto negli altri articoli, sono proprio queste le condizioni che aumentano gli ostacoli da affrontare per un disabile. La cura odontoiatrica delle persone in generale mira a migliorare le condizioni di salute orale e, nel caso specifico delle persone con disabilità, cerca di superare gli ostacoli legati ai deficit fisici, sensoriali, intellettuali, mentali, medici o emotivi. Nella maggioranza dei casi ci si trova di fronte a uno di questi ostacoli o ad una combinazione dei fattori citati che per la loro stessa

E SE NON PARTECIPO AL BLACK FRIDAY?

Oggi, lavorando su uno dei computer dello studio nel reparto clinico, è comparsa una finestra che mi ricordava di comprare l’ultimo antivirus aggiornato. Fin qui tutto normale, il computer è collegato ad internet e le offerte fioccano, se non fosse per il fatto che la finestra in questione era nera e riportava la grafica e la dicitura del “famigerato” BLACK FRIDAY. Domanda: ma cos’è il Black Friday? Sono i saldi che hanno cambiato nome? Mi regalano qualcosa? È una sorta di 3X2? Perché è da settimane che ci sono offerte con questo nome quando, in teoria, dovrebbe essere un solo giorno? Ma soprattutto: se non partecipo al Black Friday commetto qualche ingiustizia o nefandezza? Si offende qualcuno? A parte gli scherzi, con la salute non c’è nulla da scherzare. Non esistono offerte per le nostre cure. La salute non è mai IN offerta ma è UN’ offerta per migliorare la qualità della nostra vita. Sfruttate pure questa opportunità di sconto per cambiare televisore, telefonino o per rifarvi il guardaroba e quello che avete risparmiato investitelo in salute o meglio in

LA CURA ODONTOIATRICA DEI PAZIENTI CON DISABILITÀ (II)

Nell’ultimo articolo legato a questo argomento ho spiegato come la disabilità renda più impegnativa la cura odontoiatrica.È statisticamente provato che i bisogni particolari di queste persone tendono a venire trascurati e di conseguenza le cure risultano purtroppo di qualità inferiore rispetto ai trattamenti ricevuti dalla popolazione generale. Sapere che esiste questo stato di fatto mi dà una sensazione non solo spiacevole ma anche di un non troppo sottile senso di fallimento della mia scelta di occuparmi della salute delle persone. Non mi piace e devo anzi voglio fare qualcosa. Per prima cosa vorrei dare un minimo di organizzazione chiarendo quali sono le situazioni in cui potremmo trovarci ad operare di fronte ad un paziente disabile fisico o mentale. Le modalità di trattamento odontoiatrico per i pazienti con disabilità sono: trattamento odontoiatrico convenzionale per i pazienti che collaborano trattamento odontoiatrico mediante l’ausilio della sedazione cosciente: ideale per i pazienti che presentano un ridotto livello di collaborazione o in cui sia necessario ridurre il livello di stress legato al trattamento odontoiatrico trattamento odontoiatrico mediante l’ausilio dell’anestesia generale: riservato ai pazienti con assenza totale di collaborazione o che presentano patologie sistemiche gravi. Dividere

SIAMO PRONTI A FIDARCI DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE?

L’altro giorno ero in auto e dovevo arrivare ad Asti partendo da Monguzzo (provincia di Como). Come sempre chiedo aiuto a Google Maps per le indicazioni sulla strada e sul traffico. Subito vengo avvertito della presenza di rallentamenti e incidenti di vario genere (cosa normale alle sette del mattino su quelle strade) e mi viene proposta una strada alternativa che mi permetta di evitare gli incidenti e risparmiare tempo arrivando perfettamente in orario. Guardo il percorso e mi rendo conto che non conosco minimamente nessuna delle strade proposte ma, nonostante questo, mi fido. Seguo tutte le indicazioni attraverso paesi sconosciuti, deviazioni, zone senza punti di riferimento oscurate dalla nebbia di novembre. Mi fido di una macchina che conosce le strade, tutte le strade, che processa miliardi di informazioni sul traffico e sulla mia posizione e alla fine arrivo a destinazione perfettamente in orario. Dopo qualche giorno leggo la notizia che la stessa Google ha presentato a maggio 2018 il suo nuovo assistente vocale di Duplex incredibilmente realistico, che oltre al parrucchiere sa prenotare un tavolo al ristorante o fare domande

LA CURA ODONTOIATRICA DEI PAZIENTI CON DISABILITÀ (I)

Nell’ultimo articolo ho parlato di persone disabili e di come, a mio parere, queste persone non debbano avere particolari diritti legati alla loro condizione ma debbano avere, e far valere, gli stessi diritti di tutte le altre persone. La differenza sta nel fatto che i disabili hanno molti più ostacoli nel far valere gli stessi diritti. C’è tanto lavoro da fare per smettere di considerali in modo particolare ma al contrario cominciare a considerarli come persone normali e aiutarli a superare ostacoli e barriere di vario genere. Era un discorso generale legato ad una mia esperienza di viaggio personale. Tuttavia, come spesso capita, questa esperienza mi ha fatto fare delle considerazioni direttamente legate al mio lavoro o meglio al lavoro che lo studio dentistico fa ogni giorno per la salute delle persone. Se quindi è vero che i disabili sono persone come tutte le altre è altrettanto vero che il loro accesso allo studio non è così normale come dovrebbe essere. Per prima cosa ho notato che, nonostante non abbiamo mai messo barriere sia fisiche che di altro genere, sono